“Quando la fotografia si spoglia delle sue intenzioni necessarie diventa arte e quando al classico supporto si aggiunge un disegno dall’allure fumettistica allora si parla di Muscas! Il pregevole allestimento racconta del contrasto tra le spoglie estremità degli ambienti e il virtuoso protagonista. Il risultato è interessante come serio è il messaggio e, se è vero che l’arte serve a massaggiare il muscolo atrofizzato della sensibilità collettiva, quest’unicum del soggetto in desolate location esplora la solitudine dell’uomo contemporaneo e porta l’osservatore ad una seria riflessione. L’autore affronta lo scabroso tema dell’alienazione degli spazi urbani con divertito spirito creativo”
Testo: Giulia Sillato.